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mercoledì 21 aprile 2010

X: "Tu sei pazzo" Y: "Bene, hai raggiunto l'apice della mia conoscenza."

A un certo punto della strada c'era una sorta di ciambella di pietra appoggiata alla ringhiera.
Mi sono avvicinato e ho pisciato proprio lì, in quell'ampio buco. Pisciare era una delle più alte forme di catarsi che esistevano, pisciare non era solo una funzione fisiologica o biologica, pisciare era molto di più, era un dono, era l'arma con cui affrontare la vita.
Il cervello dovrebbe avere un pene per pisciare fuori i pensieri. Il cervello di molti esemplari maschi lo ha già ma con un'altra funzione.

Il cielo era di un azzurro cupo e speranzoso. Mi sono sdraiato su una panchina a togliere la vita all'ennesima sigaretta, pagando come pegno qualche briciola della mia per sfamare quello strano appetito di morte che tutti abbiamo.
La sigaretta. Perpendicolare alle mie labbra.
Molti la vedevano come un mezzo di dannazione e poi professavano l'amore. L'amore era la più grande forma di dannazione, Dio lo professava e il Diavolo lo impugnava... e noi? Noi stavamo giù a lasciarci sferzare con quel masochistico godimento.
Avevo un’incudine rovente appoggiata sullo sterno perennemente. Ogni ricordo era una martellata, e serviva a ricordami che i ricordi non sono solo ricordi quando fanno ancora male.

Mi sono messo seduto a fissare la strada. Vedevamo tutto in prospettiva, era quello il nostro problema e la troia che partoriva tutte le nostre illusioni. In prospettiva anche due rette parallele ti fanno credere che si incontreranno. Invece no. Così due persone non possono essere troppo simili o non incroceranno mai le loro anime o i loro corpi.
Qualcuno ci ha poi detto che si incontreranno all'infinito.
Devo chiamarla e dare appuntamento alle nostre vite all'Infinito, tra qualche Infinita ora, in qualche Infinito posto, e dirle che io la aspettaterò con Infinita pazienza.
Ma forse era meglio così. Bastava che una ragazza fosse sufficientemente bella, con gli occhi come la superficie del mare appena dopo che ci hai gettato un sassolino, e io potevo innamorarmene a patto di non conoscerla.
Mi sono incamminato.
A un certo punto ho piegato la schiena all'indietro e mi sono messo a fissare il mondo. A vederlo al contrario tutto pareva più nuovo. La follìa mi camminava affianco facendomi l'occhiolino.



Chris Palko

11 commenti:

  1. Sara Marchini

    Mi piace, dall'inizio alla fine. L'amore è la più grande forza di dannazione. Completamente d'accordo. Bella come sempre.

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  2. Paolo Caf Boeri

    questo è bellissimo,
    molto fantasioso "astratto" come piace a me =) "la follia camminava al mio fianco facendomi l'occhiolino" superba =D

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  3. Greta Grossi

    Finezza inaspettata nel primo pezzo eh chris? =)
    Mi piace questo testo,mi piace un sacco, soprattutto perchè mentre leggevo mi immaginavo la scena..in alcuni momenti a viverla ero io, in altri un ragazzo di cui non conosco il volto.
    Hai ragione, dovremmo vedere il mondo "al contrario" forse per vedere le cose, "migliori".
    Adoro soprattutto il pezzo in cui dici "Bastava che una ragazza fosse sufficientemente bella, con gli occhi come la superficie del mare appena dopo che ci hai gettato un sassolino, e io potevo innamorarmene a patto di non conoscerla" perchè mi stupisce che tu dica di potertene innamorare a patto che tu non la conosca.Solo che mi chiedo, Perchè?

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  4. Fuori Luogo

    Perché finché non la conosco posso immaginarmela come la desidero io, è difficile che una persona sappia superare la nostra fantasìa, ma ogni tnt capita.
    Ci sono persone che vivono di immaginazione e quindi non vivono in realtà. O forse sono le uniche che vivono davvero, non so. Però io credo di essere una di quelle purtroppo o per fortuna. Uhm, questa me la segno.

    Chris Palko

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  5. Greta Grossi

    Forse un pò anche io vivo di immaginazione, ma questo è frustrante perchè quando scopri che la realtà è diversa da come immaginavi tu, è solo un grandissima delusione. Certo, a volte capita che sia migliore, ma quante probabilità ci sono? 1 su 1000000. E, se posso dirla tutta, secondo me sono le persone che vivono di più, che non si accontentano del solito grigio, ma che per loro sognano qualcosa di "colorato".
    Sempre bravo comunque :)

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  6. Lucio Ebbasta

    with your feet on the air and your head on the ground, try this trick and spin it. yeah!
    your head will collapse, but there's nothng in it, and you 'll ask yourself "where is my mind?"

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  7. Annalisa Braggio

    l'amore a volte fa più male di una sigaretta..mi è piaciuto

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  8. Sara Marchini

    Ovviamente concordo con Annalisa! ;)

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  9. Cloé Tasco

    Mi piace l'intervento di Palko,è alettante creare una figura attraverso la nostra immaginazione, ciò che vediamo è transitorio, annoia a lungo termine, ma ciò che non si vede è eterno.
    Ma spesso a leggere determinati commenti mi fa pensare come se l'esperienza dell'amore fosse talmente universale da sembrare priva di mistero, il che a mio parere ne è l'essenza.

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  10. Simone Duranti

    Anche due linee rette in prospettiva ti fanno credere che si incontreranno... E' proprio vero...

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