Qui vorrei che nascesse ciò che ho da dare al mondo, se il mondo vorrà prenderselo.
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venerdì 2 aprile 2010
Slow Suicide Stimulus
Avevo davanti una pagina bianca che minacciava libertà. Potevo scriverci tutto ma io non volevo scriverci nulla. Volevo graffiarla e squarciarla ma Fontana l'aveva fatto prima di me. E lei stava lì a fissarmi, pallida e indifferente come il cielo di qualche ora prima. La troppa libertà ci lascia sempre spaesati.
Mi era sempre piaciuto scrivere perché trasformava il peggio della tua vita nel meglio che potevi dare al mondo. Tutto nasceva dalla morte, tutto nasceva dal dolore. Cercavo di vederlo come la sofferenza di una madre che partoriva il suo bambino.
Io temevo il dolore sterile, quello da cui nulla nasce e dove tutto muore, con la sua forma a imbuto dove la felicità scivolava cercando appigli che non c'erano. Cercavo di ingabbiarlo, di dargli una forma, di confezionarlo in qualche lettera e in qualche pagina stantìa ma lui si ribellava. Io divoravo emozioni che mi divoravano, lui ingoiava tutto ciò che c'era di buono con la libido di una ninfomane sadica. Era come mettere la lingua in bocca a un buco nero.
Masticava ogni battito del mio cuore.
Pensai al suicidio. La morte mi pareva l'unica forma di uguaglianza, la morte era l'unico sistema realmente Comunista. Poi capii che non aveva senso suicidarsi da infelici. Bisognava sempre sapere quando fermarsi nella vita e bisognava sempre sapere quando fermare la vita stessa. L'unico modo per metterla in culo alla morte, a Dio e al destino era suicidarsi da felici. La vita era preziosa perché dava la possibilità di morire, come gli occhi erano preziosi perché davano la possibilità di chiuderli. La morte invece quella non dava niente.
Bevvi il sesto bicchiere di cognac ed accesi unasigaretta. Il fumo in gola non grattava nemmeno più. Dalla bocca mi uscivano vapori spettrali e io gli sorridevo, pensando che li avevo fregati un'altra volta.
alla fine quella consolazione viene vinta e ne viene spiegata l'origine, la canzonepoi è un ottimo supporto per la chiave di lettura. Cmq deve fare orrore.
Allora ok... siamo come yogurt: prodotti a scadenza. Se ci lambicchiamo ancora sulla bella morte, il lampo che ci è dato (da chi, non so) diventa troppo breve...
cioè è giustissimo che nn piaccia, anzi, forse mi fa ancora più piacere però a mio umile parere nn ha senso che nn piaccia per la tua ragione. E' è un po' come dire che nn è piaciuto un horror perché faceva trp paura, nn so se capisci che intendo. per il resto hai ragione in toto
mi piace l'atmosfera e il concept di fondo, ammesso che sia quello che ho inteso io. Che poi mi son sempre chiesto se contasse di più il messaggio che l'autore vuole trasmettere o il messaggio che noi recepiamo...
L'uomo che afferma di voler morire è l'uomo che distrugge il sistema. Lo diceva pure Neiztsche.
Comunque si tratta di cose che sono passate nella testa a tutti almeno una volta nella vita, per la rabbia o per qualche altro ignaro motivo. In definitiva è uno stato di semi-incoscenza direi, o forse è la morte che fà da calamita per l'uomo...
Per il resto:
"Io temevo il dolore sterile, quello da cui nulla nasce e dove tutto muore, con la sua forma a imbuto dove la felicità scivolava cercando appigli che non c'erano. Cercavo di ingabbiarlo, di dargli una forma, di confezionarlo in qualche lettera e in qualche pagina stantìa ma lui si ribellava."
Il suicidio da felice, forse ti fa pensare di metterla in culo alla morte, ad un dio, al destino...ma lo metti in culo anche alle persone che ti vogliono bene e restano qui. E credo non ne valga davvero la pena fottere le nostre paure ad un prezzo così alto, pagato col dolore degli altri. Il suicidio, da felice o infelice, "risolve" i problemi di chi lo commette, aumentando a dismisura quelli di alcune persone che restano. E non è da vincitore permettere che accada.
Il personaggio in questione è completamente allucinato in un pessimo momento della sua vita in cui nemmeno riesce a scrivere il suo dolore...in quel momento nemmeno si ricorda di chi gli sta attorno, è nel degrado totale o nell'elevazione massima, decidete voi. Oppure semplicemente in quel periodo nessuno lo amava o le persone che lo amavano erano lontane. E' solo un viaggio mentale delirante in moto accelerato (autocensurato per una buona parte oltretutto) nulla di più
più che in culo a dio o alla morte lo metti in culo a te stesso...a volte cercando di fregare gli altri si frega solo se stessi... penso che ci sia rimedio a tutto nella vita..anche se la maggior parte delle volte il rimedio non ci piace perchè non è ciò che ci aspettiamo o ciò che abbiamo scelto ..e la via più semplice a volte è la morte...e il solo pensiero mi fa paura...penso che il suicidio sia l'ultima spiaggia..e lo faccia chi non sa più come affrontare la vita..non di certo una persona felice..
Fuori Luogo, non le sento più mie. Non ora, non più. Ma lo sono state per un periodo della mia vita. Ma ho avuto la fortuna di incontrare splendide persone, ed ora sono felice. :)
disperazione, orrore,( stranamente) è questo che amo leggere, non chiedermi perchè, ma i brividi sono molti e le riflessioni non mancano. "suicidarsi da felici" sembra quasi un'assurdità, ma probabilmente è vero, è l'unico modo per fregare la morte, Dio e il destino. ma chi avrebbe il coraggio di farlo? nessuno. ingannare la morte è impossibile
Laura Mantini
RispondiEliminaQuesta mica l'ho capita.
Umberto O' Rlandini
RispondiEliminaA volare troppo alto, manca poi l'ossigeno, "Fuori"...
Fuori Luogo
RispondiEliminann penso vogliate spiegazioni...
@umberto: nn ho capito il tuo commento
Laura Mantini
RispondiEliminaNo, non era per le spiegazioni, semplicemente non l'ho capita.
Fuori Luogo
RispondiEliminasì scusa, intendevo che anche se nn l'hai capita nn penso abbia senso darti spiegazioni, nn te la godresti cmq.
era una domanda
Fuori Luogo
RispondiEliminacmq il testo della canzone spiega bene la nota
Fuori Luogo
RispondiEliminaalla fine quella consolazione viene vinta e ne viene spiegata l'origine, la canzonepoi è un ottimo supporto per la chiave di lettura.
Cmq deve fare orrore.
Umberto O' Rlandini
RispondiEliminaAllora ok...
siamo come yogurt: prodotti a scadenza.
Se ci lambicchiamo ancora sulla bella morte, il lampo che ci è dato (da chi, non so) diventa troppo breve...
Fuori Luogo
RispondiEliminaIl testo nasceva come un mix tra uno stato alterato di coscienza e un'allucinazione ipnagogica, nn poteva che essere così...
Fuori Luogo
RispondiEliminacioè è giustissimo che nn piaccia, anzi, forse mi fa ancora più piacere però a mio umile parere nn ha senso che nn piaccia per la tua ragione. E' è un po' come dire che nn è piaciuto un horror perché faceva trp paura, nn so se capisci che intendo. per il resto hai ragione in toto
Umberto O' Rlandini
RispondiEliminaGuarda, il pezzo l'ho sentito, ma il mio inglese non è poi eccezionale. Per il resto, fatìco a seguirti.
Forse è meglio che mi butti a nanna...
Fuori Luogo
RispondiEliminano, forse è meglio che lo faccia io
Luisa Boeri
RispondiEliminaNon posso che dire mi piace, a questo testo che descrive troppo bene i miei pensieri.
Mishel Qyrana
RispondiEliminami piace l'atmosfera e il concept di fondo, ammesso che sia quello che ho inteso io.
Che poi mi son sempre chiesto se contasse di più il messaggio che l'autore vuole trasmettere o il messaggio che noi recepiamo...
Fuori Luogo
RispondiElimina@Luisa: mi stai dicendo che senti quelle parole troppo tue?
in quel caso mi preoccuperei
Simone Duranti
RispondiEliminaL'uomo che afferma di voler morire è l'uomo che distrugge il sistema. Lo diceva pure Neiztsche.
Comunque si tratta di cose che sono passate nella testa a tutti almeno una volta nella vita, per la rabbia o per qualche altro ignaro motivo. In definitiva è uno stato di semi-incoscenza direi, o forse è la morte che fà da calamita per l'uomo...
Per il resto:
"Io temevo il dolore sterile, quello da cui nulla nasce e dove tutto muore, con la sua forma a imbuto dove la felicità scivolava cercando appigli che non c'erano. Cercavo di ingabbiarlo, di dargli una forma, di confezionarlo in qualche lettera e in qualche pagina stantìa ma lui si ribellava."
E' il passaggio che più mi ha colpito.
Mishel Qyrana
RispondiEliminaseguendo il discorso di simone e quindi di nietzsche allora alla fine sono stati gli spettri a fregare te, in realtà
Chiara Parodi
RispondiEliminaGli spettri fregano quasi sempre.
Aris Floyd
RispondiEliminaIl suicidio da felice, forse ti fa pensare di metterla in culo alla morte, ad un dio, al destino...ma lo metti in culo anche alle persone che ti vogliono bene e restano qui. E credo non ne valga davvero la pena fottere le nostre paure ad un prezzo così alto, pagato col dolore degli altri. Il suicidio, da felice o infelice, "risolve" i problemi di chi lo commette, aumentando a dismisura quelli di alcune persone che restano. E non è da vincitore permettere che accada.
Fuori Luogo
RispondiEliminaIl personaggio in questione è completamente allucinato in un pessimo momento della sua vita in cui nemmeno riesce a scrivere il suo dolore...in quel momento nemmeno si ricorda di chi gli sta attorno, è nel degrado totale o nell'elevazione massima, decidete voi. Oppure semplicemente in quel periodo nessuno lo amava o le persone che lo amavano erano lontane.
E' solo un viaggio mentale delirante in moto accelerato (autocensurato per una buona parte oltretutto) nulla di più
Umberto O' Rlandini
RispondiEliminaMi associo @ Aris. E ne esco.
Francesco Secondo
RispondiEliminageniale il suicidio da felici..ci penso spesso :-)
Francesca Gigugin Iannu
RispondiEliminapiù che in culo a dio o alla morte lo metti in culo a te stesso...a volte cercando di fregare gli altri si frega solo se stessi...
penso che ci sia rimedio a tutto nella vita..anche se la maggior parte delle volte il rimedio non ci piace perchè non è ciò che ci aspettiamo o ciò che abbiamo scelto ..e la via più semplice a volte è la morte...e il solo pensiero mi fa paura...penso che il suicidio sia l'ultima spiaggia..e lo faccia chi non sa più come affrontare la vita..non di certo una persona felice..
Luisa Boeri
RispondiEliminaFuori Luogo, non le sento più mie. Non ora, non più. Ma lo sono state per un periodo della mia vita. Ma ho avuto la fortuna di incontrare splendide persone, ed ora sono felice. :)
Greta Grossi
RispondiEliminadisperazione, orrore,( stranamente) è questo che amo leggere, non chiedermi perchè, ma i brividi sono molti e le riflessioni non mancano. "suicidarsi da felici" sembra quasi un'assurdità, ma probabilmente è vero, è l'unico modo per fregare la morte, Dio e il destino. ma chi avrebbe il coraggio di farlo? nessuno. ingannare la morte è impossibile
Esprimono apprezzamento:
RispondiEliminaLuisa Boeri