Come se il tempo non scorresse, mi perdo in una fotografia, in "Quella" fotografia.
Mi ricordo ancora la sera in cui vidi quel flash...
"Hai freddo? Accendo il camino, ti va?"
"Grazie amore, sto tremando"
Forse non tremavo nemmeno dal freddo, ma in quella stanza buia, la luce del camino sarebbe stata perfetta e i nostri corpi si sarebbero abbandonati al calore delle fiamme.
Guardavo il soffitto, stesa sul tappeto, e mi accorgevo ad ogni secondo che passava di essere finalmente felice. Non desideravo altro perchè avevo lui, avevo la passione, il calore, e anche un pò di cioccolata.
Osservavo il suo viso mentre cercava una scintilla. Era così perfetto. Il fuoco bruciava nei suoi occhi verde smeraldo,la temperatura elevata rendeva le sue gote rosee e la lingua passava dolce sulle sue labbra cercando di salvarle dalla morsa dell'aridità.
Le braccia forti prendevano pezzo per pezzo la legna che il camino avrebbe mangiato come caramelle. Mi diede un bacio e si stese accanto a me.
Avevamo una coperta bianca sopra di noi, ma la sua dolcezza bastava a riscaldarmi. Mi prese la mano e mi guardò, come se fossi la cosa più bella che lui avesse mai visto.
"Ti amo" sussurrò, mentre un sorriso bellissimo si accese sul suo viso.
"Ti amo" risposi, e piano sentii il calore del camino esplodermi dentro.
Mi prese per la vita, mi abbracciò, e portò il mio piccolo corpo sul suo.
Sentivo il suo cuore battere con il mio, con una melodia inaspettata.
Le sue mani mi accarezzavano lentamente, e si spinsero verso un mondo proibito.
Notò il mio imbarazzo e mi diede un bacio, di quelli che non ti fanno respirare, uno di quei baci che ti lasciano ad occhi chiusi a sognare, che ti fanno tremare.
Lasciai che il mio corpo si abbandonasse a quell'eterna fusione.
Quella notte le nostre anime si unirono, viaggiando in mondi a noi sconosciuti, legandosi l'una all'altra per l'eternità.
Con i capelli un pò arruffati, presi la macchina fotografica e immortalai le nostre facce buffe. Eravamo accaldati, felici.Era amore, ed io lo sapevo...Ma quella notte purtroppo finì, come ogni altra cosa, e di lui mi resta solo questa fotografia.La guardo e mi accorgo di quanto sia priva di sentimento, il dolore di quel ricordo è talmente grande che la mia testa rende deforme ogni tipo di emozione.
Non voglio ricordare, apro il cassetto e la ributto dentro, coperta da vecchi maglioni. Forse un giorno tornerò a guardarla, o forse mi dimenticherò completamente, ma per ora, vedere il suo sorriso mi fa male.
Arrivederci cara fotografia, arrivederci..
Mary Lowe
Il Bundle Di Matisse.
12 anni fa
Martina Fucile
RispondiEliminacerte emozioni non verranno scolorite dal tempo...
Giulia Deborah del Tordello
RispondiEliminaquesta volta proprio NON CI SIAMO... chi è, la sorella di moccia?!
Annalisa Braggio
RispondiEliminasentimentalismo scontato...
Federica Leuci
RispondiEliminabello!molto profondo..mi sembra di averla vissuta una scena così..ti resta del cuore..io avrei usato esattamente le stesse parole..
Beatrice Streppa
RispondiEliminaBravissima davvero!..:)
Annalisa Braggio
RispondiEliminae un bel "e vissero tutti felici e contenti?"ci manca solo quello...
Federica Leuci
RispondiEliminaveramente parla di una storia che finisce
Beatrice Streppa
RispondiEliminaSe dici cosi mi sa allora che non hai mai vissuto delle emozioni forti!
Federica Leuci
RispondiEliminatu non hai letto la nota e cmq io le ho vissute..e mi ci rivedo
Giulia Deborah del Tordello
RispondiEliminadegna di un romanzo harmony... davvero brava...
Beatrice Streppa
RispondiEliminaNon lo sta dicendo a te federica ma ad annalisa!..Ed io anche mi ci rivedo!
Federica Leuci
RispondiEliminaah okok!scusa allora!
Greta Grossi
RispondiEliminaha ragione federica, parla di una storia che finisce, non di un "vissero felici e contenti"...per capire queste cose bisogna provare emozioni del genere..
Beatrice Streppa
RispondiEliminagiusto!
Fuori Luogo
RispondiEliminano, no sfortunatamente non sono la sorella di moccia. Può essere che la mia nota sembri quasi un capitolo di un romanzo harmony, però sono ricordi che ho voluto condividere con voi. poi magari io ho provato emozioni diverse, il problema è che momenti magici come quesi capitano raramente, per questo ho voluto immortalare il momento. Romanticismo scontato, può essere, anche perchè sono una sognatrice, e l'amore per me è davvero importante.
no, non vissero felici e contenti purtroppo.
Mary Lowe
Beatrice Streppa
RispondiEliminaSenza l'amore non potrei vivere davvero!
Federica Leuci
RispondiEliminacondivido!io vivo per l'amore..
Greta Grossi
RispondiEliminaSiamo in due allora!
Annalisa Braggio
RispondiEliminail vissero felici e contenti era riferito alla forma del testo..secondo me banale...forse abbiamo un altra concezione di sentimenti forti..l'amore è un sentimento troppo grande.secondo me non sei riuscita ad esprimerlo al meglio...per capire quello che vorrei esprimerti leggi "i dolori del giovane werther" non c'è bisogno di dire altro...
Cloé Tasco
RispondiEliminaIl "guardare una fotografia" rappresenta il nostro ricercare momenti e memoria, finchè la polvere prende il sopravento. Attraverso una foto noi egoisticamente ci appropriamo di ciò che abbiamo voluto immortalare, e puoi giocarci con la fantasia. Per questo dovremmo portare sempre con noi una macchina. Ma è anche vero che a volte è triste.
Bello il pezzo!
Giulia Deborah del Tordello
RispondiEliminadov'è l'altro fuori luogo?? avete cambiato gestione???
Fuori Luogo
RispondiEliminaci sono stati degli stravolgimenti, del vecchio fuori luogo è rimasto solo chris palko, ovvero io...come mai qst domanda?
Chris
Tommaso Mammone
RispondiEliminanemmeno a me dispiace...penso che mary lowe nn abbia avuto la minima pretesa, mentre scriveva questo brano, di ricostruire l'atmosfera di un romanzo di qualsiasi tipo, nè di ricevere commenti che la soddisfacessero...semplicemente ha voluto rivivere una emozione trascorsa e condividerla...e trovo molto gratificante ritrovarmi all'interno di un'emozione sincera...ne percepisco il calore...
inoltre è sempre bello vedere frasi come "per me l'amore è tutto"...ma sarebbe bello sdoganarsi dal classico amore per una sola persona, e distribuire le proprie gioie a tutti...nello stesso modo in cui mi piacerebbe che in molti la smettessero di passare su fuori luogo e lasciare libere le emozioni ma poi continuare a vivere in giro con la solita distaccata indifferenza, ignorando l'immensità dei sentimenti e che dietro a ogni corpo ci sia una persona
Fuori Luogo
RispondiEliminain parte condivido il pensiero di Tommaso, o meglio, è un timore che ho. nn vorrei che fuori luogo fosse solo una trasgressione...
Fuori Luogo
RispondiEliminae credo anche, che se avessi la certezza che nella vita reale foste tt come siete qui, nn userei più l'anonimato
Umberto O' Rlandini
RispondiEliminaPiù maschere di Kierkegaard... bella l'idea del cambio di gestione... "Fuori", non volermene...
Fuori Luogo
RispondiEliminacome mai apprezzi?
Umberto O' Rlandini
RispondiElimina... un vecchio romanticone...
fuori dallo chalet (così immagino la scena di cui sopra), magari su un lungomare... insomma, mutatis mutandis (non volevo, ma ormai m'è scappato!) pare una scena dei primi anni '90...
Anni hawaiiani - e con più capelli, va da sé...
Fuori Luogo
RispondiEliminaah ma allora va benissimo (:
Francesco Secondo
RispondiEliminail pezzo è molto bello..complimenti a mary love...posso chiedervi cosa intendete x romanticismo?
Alessia Rainisio
RispondiEliminaMi ritrovo in molte parole di questo testo. A volte sembra sia scritto apposta per me.
Una parola? Coinvolgente.
Esprime apprezzamento:
RispondiEliminaGreta Grossi