Cerca nel blog

lunedì 5 aprile 2010

La felicità cammina sulla sabbia, tra i chioschi e il mare e in mezzo agli alberi - 3° parte




SI TRATTA DELLA TERZA PARTE DI UN RACCONTO INIZIATO DUE NOTE FA


Verso l'una, quando il sole smetteva di guardarci di sbieco per mettersi allo zenit, prendevo un materassino e andavo ad ancorarmi alla boa da solo.
Passavo là due ore o giù di lì, sospeso tra il dolce gelo dell'acqua e l'irruento calore dei raggi amplificati dalle increspature delle onde; così il mare pareva un labirinto degli specchi costruito intorno al sole sempre più narciso.

Mi addormentavo lì finché la fame non veniva a bussarmi. Nella compagnìa di quel posto sapevo apprezzare la solitudine.

Quando stavo chiuso nelle pareti inespressive di camera mia la detestavo, perché allora era un'imposizione, con le sue sbarre a limitare i confini della mia insofferenza, a comprimerla fino a un'implosione che non era mai l'ultima.

Là invece ero sempre in mezzo alla gente, alle persone, a quegli esseri umani che mi ero scelto e alle loro scheggiate complessità. Il mio isolamento non era più obbligato e imposto ma dovevo desiderarlo, cercarlo, corteggiarlo.
La solitudine era una straordinaria amante, con un animo troppo poetico per essere una buona consorte.
E poi in quel posto ogni solitudine non era mai muta, c'erano sempre i rumori del mondo a ricordarti che quando avevi finito di trovare te stesso potevi anche andare a donarlo agli altri.

E io a non sapere se lei avrebbe mai scartato quel dono, in mezzo a tanti che Dio o chi per lui le aveva fatto.


Chris Palko



6 commenti:

  1. Simone Duranti

    E questa la metto al livello della prima parte!

    RispondiElimina
  2. Sara Marchini

    Non riesco a scrivere sul blog, comunque devo dire che questa è la parte che mi è piaciuta di più. Mi colpisce, Chris Palko, la limpidezza del tuo animo, come quella del mare.

    RispondiElimina
  3. Fuori Luogo

    @Sara: mi fa un immenso piacere che tu associ le sensazioni trasmesse da qst parole al mio animo (: vuol dire che hai colto la dolorosa sincerità con cui scrivo ogni nota

    RispondiElimina
  4. Francesca Corsaro

    Splendida l'immagine della Solitudine, vista come un'amante...
    Sempre vista come un'egoista, qui assume il suo reale significato: un attimo per sè,prima di essere per gli altri.
    O almeno questo è quello che vedo/voglio vederci.
    Ripeto splendida.

    RispondiElimina
  5. Fuori Luogo

    grazie mille francesca (:

    RispondiElimina