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venerdì 16 aprile 2010

L'abbandono

Mi fermo davanti allo schermo del mio computer.

In un attimo sento il bisogno incontrollabile di accendere la musica, eppure ho mal di testa, e non voglio sentire nessun rumore ma ho troppi pensieri. Ecco perchè voglio volume.

Spero che le dolci note della Nannini riescano a calmare questa mia inquietudine.

Ho visto un viso prima, un viso purtroppo familiare, mentre si perdeva nell'oceano, ed io non ho potuto fare nulla per riportarlo sulla sabbia.

Ho visto un uomo, parte di me, partire per un nuovo mondo, crudo e freddo, senza riuscire a fargli sentire il calore del sole.

Mi sento così inutile..

Ho cercato un modo per far capire a quest'uomo che tutto ciò di cui aveva biogno, l'aveva; ho parlato con lui, come una madre parla al figlio, dolcemente, ma nulla è servito.

Non sa che tra poco verrà buttato via, e nelle prime onde affogherà.

Ho fatto il possibile per salvarlo, ho combattuto contro quelle onde per evitare che lo portassero nel buio.

Eppure lui è lì, galleggia e sembra quasi felice.

La mareggiata è ancora lontana, ma arriverà, prima o poi.

E in attesa di quel giorno, mi godo "l'abbandono", e sogno insieme a Gianna.







Mary Lowe

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