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domenica 14 marzo 2010

Un pescatore

Il sole accarezzava come una fidanzata amorevole tutta la balaustra del porto a cui lui era appoggiato. fermo.
guardando le onde distrattamente diede il colpo di grazia alla sigaretta che gli stava invecchiando in mano, e la gettò a terra con un colpo di indice.
si spettinò un poco i capelli, come soleva fare spesso, e si avviò a quella sua strana barchetta che stava a galla per miracolo, salutando tutti gli anziani pescatori e amici che passavano come lui verso quell'ora al molo, una chiacchiera, un sorriso “tanto non c'è fretta” , come diceva sempre.
ritirò la cima che univa l'imbarcazione dalla terraferma e prese un poco il largo. ore 11 23.
lanciò la cima che separava l'imbarcazione dalla terra ferma e mise il piede sinistro sul molo. ore 11 48.
“hai fatto tardi anche oggi, eh?” la solita battuta di qualche amico, che approdava di volta in volta sulla bocca di tutti. Con gli otto pesci che il ridente Egeo gli aveva regalato, si avviò verso casa. il secchio del pesce posato in terra, la moglie all'uscio, un bacio.
“Amore. amore! vai in piazza, devi vedere una cosa.”
va in piazza.
vede una cosa.
Ecco, immagina:
un ragazzino, una bicicletta, delle rotelle abbandonate su un muretto, un enorme sorriso e “PAPÀ! GUARDA!” una caduta di distrazione causata dall'arrivo del proprio padre mentre stai tagliando il primo traguardo della tua vita di ometto. “Papà, andiamo a mangiare”
la strada di casa con lo stomaco lievemente stuzzicato dall'appetito, mentre i raggi allo zenith seguono i tuoi passi, uno dopo l'altro, sino a quella porticina in legno così tanto conosciuta, così tanto amata.
Un pranzo frugale, il frutto del tuo sudore sapientemente miscelato ai frutti della terra, le mani, l'odore, l'amore della tua donna in ogni boccone, la benevolenza del suo sguardo mentre con la bocca piena dici “mm. Ancora”
La radio che passa Neil Young mentre sul divano leggi Harry Potter a tuo figlio.
E poi un pomeriggio che si consuma lentamente, un bastoncino d'incenso che non ha fretta e regala fragranza senza soffocare: una giornata al mare.
Gli amici, la sabbia, tua moglie che prende il sole e un pensiero nella tua testa “Dio, quanto sono fortunato” Il mare causa sintomi magici, se assunto con metodo e regolarità, ti trasmette quella stanchezza soddisfatta e quel calore intestino che solo lui riesce a dare. Lui passeggiava mano nella mano del suo piccolo, immerso in un tramonto che nemmeno un LCD a ottomila pollici potrà mai descrivere.
Gli venne incontro un turista, villeggiante allegro, milanese medio, camicia hawaiana, sandaletti di pelle comprati alla COIN, moglie quarantenne isterica amante di Xanax e Diazepam vari, figlia sedicenne amante dei Vodka Lemon e delle dita in gola.

“scusa amico. Io ti ho osservato molto. Correggimi se sbaglio: tu ti alzi tutte le mattine non prima delle dieci, fai colazione, ti prepari e tutto il resto, scendi con molta calma al molo, stai mezz'ora al massimo in mare, peschi otto, massimo nove pesci e torni a casa, buttando via il resto del pomeriggio e della sera a non far nulla, è vero.”

Lui fece di sì con la testa.

“Ascolta me, io sono uno che se ne intende.. domani mattina, fallo solo come piccolo esperimento, provaci. Anziché alzarti alle dieci, metti la sveglia, alzati alle sei, mangia un boccone veloce e parti subito per il largo, non tornare appena recuperi il pesce che ti serve, ma stai in barca tutto il giorno. Se sarai fortunato, porterai a casa molti più pesci di quanto tu non possa immaginare!!
quelli in eccedenza verranno venduti al mercato!! pensa che meraviglia! Con i soldi guadagnati potrai comprare una barca più grande, pescare più pesce, e magari assumere un aiutante per farlo lavorare su un altra barchetta! Nel giro di pochi anni potresti giovare di grandi profitti! Aprire una filiale in quell'altra isoletta qui vicino che – si sa – è molto più pescosa..
Certo, ci vorranno anni e molta fatica, ma arrivato in cima avrai la certezza di trascorrere una vecchiaia agiata, serena e felice con i tuoi cari!!pensa! Potresti fare vacanze in posti esotici, possedere una bella villetta in versilia, una bella macchina, abiti di un certo livello, e mille altre cose che qui non sono ancora arrivate e forse non arriveranno mai.. cosa aspetti?”

Lui rimase muto, ogni fonema gli era entrato nella testa, tessendo tele di parole che ancora erano in fase di assorbimento. Il turista continuò:

“Allora?”

“Allora cosa? La tua proposta è assurda. Tu mi stai chiedendo, anzi, mi stai esortando a passare gli anni migliori della mia vita in mezzo al mare, a faticare, magari togliendo cibo ad altri pescatori come me, mi chiedi di rinunciare a preparare il caffè per mia moglie la mattina, o vedere mio figlio andare in bicicletta, leggergli le favole, sentire le partite alla radio del bar sorseggiando vino con gli amici.
Tu mi chiedi di tuffarmi in un oceano di fastidiose scartoffie, di pagamenti, rate, assicurazioni, assunzioni, certificati di idoneità, togliendomi la possibilità di
fermarmi a vedere quanto è bello il sole e quanto generosa la terra, solamente per poter, forse, un giorno, da vecchio godere di tutto quel bene, di tutto questo piacere, di tutto questo stesso piacere di cui posso godere oggi, ogni giorno, pescando mezz'oretta al giorno per mia moglie e mio figlio?!
Tu sei pazzo!
E no, non chiedermi perchè: nessuna villa in Versilia renderà mai giustizia al sorriso sgorgato dalla mia anima quando ho visto per la prima volta mio figlio in bicicletta senza rotelle.

Andrea Straniero

6 commenti:

  1. Federica Cibien

    "Perché è così che ti frega, la vita. Ti piglia quando hai ancora l'anima addormentata e ti semina dentro un'immagine, o un odore, o un suono che poi non te lo togli più. E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo, quand'è troppo tardi. E già sei, per sempre, un esule: a migliaia di chilometri da quell'immagine, da quel suono, da quell'odore. Alla deriva."

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  2. Fuori Luogo

    Federica, è bellissima. l'hai scritta tu?

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  3. Esprimono apprezzamento:

    Laura Mantini

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  4. Mi sta succedendo la stessa cosa.....ho 46anni e non ne posso più !!!!

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