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martedì 23 marzo 2010

Cos'è l'eternità?


E intorno a noi si estendevano, a perdita d’occhio, decennali palazzoni, secolari chiese e monumenti millenari.
Tutti, allora, assaliti da un irrefrenabile orgoglio per l’ingegno e l’imponenza della nostra specie, alzavano il capo al cielo e, con piroette un pò goffe, tentavano di assaporare ogni piccola parte di quelle strutture, che in continua espansione, ingoiavano l’imponente azzurro di quel cielo ben più antico. Molti, quasi sull’orlo di una sindrome di Stendhal, si cimentarono, a occhi lucidi, in illazioni forbite e impressionanti celebrazioni di quello che è, a LORO avviso, il maggior pregio dell’uomo, ovvero l’ingegno.
Protesi il collo verso l’orizzonte.
Vedendo questo gesto, il mio compagno mi disse, con un sorriso: "Non è bellissimo? Guarda il futuro! Per quanto tu possa allungare quel collo non ne vedrai mai la fine. D’altronde è senza fine. L’operato di questi geni sarà eterno."
'Oh no, mio caro amico. Cerco solo di scorgere da questo inferno metallico il sole, che, intimorito da tanta voracità, non riesce nemmeno a far giungere un raggio per illuminare questo mio tristo volto'. Avrei voluto dire queste parole. Invece mi limitai ad annuire, contribuendo alla progressiva morte di quell’essere che vive all’interno del mio corpo, che io stesso conosco a malapena.

Abbassai lo sguardo, per impedire agli occhi di assistere ulteriormente a quell’atroce spettacolo, e proprio in quel momento lo vidi, un uccello che, quasi frastornato e disorientato, si aggirava, a piccoli passetti, per quell’oleoso cemento chinando il capo ogni pochi secondi in cerca di qualcosa che, a quanto pare, non era in grado di trovare. Lo vidi alzare il volto e guardarsi attorno, con un aria malinconica, quasi quanto la mia; ma proprio in quel momento fece qualcosa che io non avrei mai potuto fare : spiccò il volo.

Lo vidi innalzarsi, in pochi attimi, più alto di quanto l’uomo abbia potuto fare ,in un tempo assai più lungo, a bordo di quei velieri vetrati e metallici. Al passaggio di quel piccolo animaletto, quei mostri, tanto grossi e spaventosi poco prima, si ritraevano spaventati da tanta naturalezza e leggiadria, e apparivano quasi piccoli, addirittura innocui nella loro smascherata superbia.
La volta celeste aveva appena acquistato la sua antica estensione e quel dolce uccello, dopo aver ormai rapito il mio intero organismo, portò le mie dolci malinconie a farsi due passi in quell’infinito quasi dimenticato. Il suo corpo, seppure immobile, toccava ogni angolo di quel cielo e tracciava disegni che neppure il più sapiente degli architetti, nell’arco della sua intera vita, avrebbe potuto progettare. Che senso di libertà mi trasmetteva quel piccolo animaletto, vedere le sue piccole ali stagliarsi nel cielo azzurro mi pervadeva il cuore di gioia. E poi…

" Che cazzo guardi laggiù! Non c’è altro che cielo! Lo stesso cielo azzurro che vedi ormai da anni." Con queste parole e uno strattone il mio compagno mi spinse a girarmi dalla parte opposta a contemplare quelle assurde spazzature, senza immaginare nemmeno lontanamente l’incredibile estasi che aveva appena interrotto."Guarda piuttosto queste meraviglie. Noi uomini possiamo fare qualsiasi cosa ormai. La natura è ai nostri piedi!"

Dopo queste parole scoppiai; non mi capacitavo che una persona potesse dire simile cose.
Possono davvero essere tanto diversi taluni uomini tra di loro?
Esasperato, lo spinsi via, e presi a rincorrere quel dolce uccello che si allontanava all’orizzonte.

"Ma che cazzo fai? Sei pazzo?". Sentii urlare quel mio disgraziato amico più volte.
Sorrisi.
Il pazzo doveva essere lui se alla vista di quelle due anime libere che si perdevano in un sole cosi grande non lo assaliva un’irrefrenabile voglia di scappare.
Il pazzo era lui se davvero credeva che cumuli di metallo, marmo e vetro potessero essere eterni.
Tutt’altro è eterno.
Il sole
L’amore
La vita

Lauro De Bosis

28 commenti:

  1. Umberto O' Rlandini

    Bene. Suggerisco quindi di mettere mano ad Hans Jonas.

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  2. Matteo Carini

    grande De Bosis.Bell'estratto.
    Jonas e altri come lui...

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  3. Fuori Luogo

    Umberto ti ringrazio del suggerimento...andrò a informarmi al più presto...anzi se potessi accennarmi qualcosa tu te ne sarei grato...
    Sono lusingato Matteo dal tuo commento..ma purtroppo devo deluderti...questo brano non è del vero Lauro De Bosis..ma bensì mio...uso Lauro De Bosis come pseudonimo...spero non rimarrai deluso da questa notizia..

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  4. Matteo Carini

    macchè deluso...complimenti doppi dunque... sia per il testo che per lo pseudonimo

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  5. Gabriele Manitto

    Condivido il disprezzo per la vanità di ciò che crea l'uomo...Sarò cinico forse, ma poco tempo fa in classe è venuta una prof a spiegare cosa bisognerebbe fare in caso di terremoto...e mi sono messo a ridere, provocando fastidio alla prof. Mi dispiace, ma non riesco a ignorare l'assurdità di come l'uomo si intrappoli di sua mano, in troppe situazioni. I professori preferiscono che tu apprezzi uno scritto o un teorema di una persona morta da tempo piuttosto che ti goda la giornata per aver fatto qualcosa di soddisfacente, come nel tuo scritto la bellezza del volo libero e del cielo antico. Ad ogni modo, ricollegandomi al tuo forse primo scritto, io penso spesso al fatto che il modo in cui mi appresto o no a vivere possa essere sbagliato, ci penso tutti i giorni, non pensare di essere il solo ad avere determinati pensieri, perchè non sei il solo nemmeno a sentirsi solo. Comunque, non sono sicuro che l'amore, il sole e la vita siano infiniti. Grazie per avermi taggato, buona serata!

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  6. Laura Mantini

    < Il pazzo era lui se davvero credeva che cumuli di metallo, marmo e vetro potessero essere eterni.

    La Defènse, Parigi.

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  7. Fuori Luogo

    grazie mille matteo...sei il primo che si complimenta con me per la scelta dello pseudonimo...purtroppo molti nn sono nemmeno al corrente di chi sia lauro de bosis..a mio avviso uno degli eroi piu romantici del secolo passato...
    capisco perfettamente le tue parole gabriele...e ogni tuo commento a una mia nota è sempre motivo di gioia..perche per le... Mostra tutto persone come noi è un gran sollievo scoprire che nn si è soli...in quanto all'infinito..beh dobbiamo sperare che quelle tre forze siano infinite...io spero di crederci sempre...
    in quanto a te laura rimarrei ben deluso se nn dovessi commentare una mia nota...i tuoi commenti non sono mai fuori luogo..anzi sembra che tu mi riesca a capire fin troppo bene...la defense penso proprio che sia uno dei prototipi di città futura e ciò mi fa paura...perche racchiuso in quelle palazzine nn si puo che provare un soffocante e asfissiante sentimento di smarrimento e solitudine

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  8. Cloé Tasco

    "Talvolta un pensiero mi annebbia l'Io: sono pazzi gli altri o sono pazzo io?"ciò fu detto da Einstein, credo sia una domanda che tutti noi abbiamo posto a noi stessi. Una volta lessi una frase di Jimi Hendrix, il quale paragonava la pazzia al paradiso perchè dal momento in cui non te ne frega niente di quello che gli altri possono dire e pensare, allora vuol dire che sei vicino al cielo. Ora interpretando in modo corretto questa affermazione credo sia proprio così.

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  9. Fuori Luogo

    Ma chi ha davvero il coraggio di esternare senza timori la propria pazzia? Invece di nasconderla dietro chili di opprimenti convezioni borghesi?

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  10. Matteo Carini

    a me non interessa se son strano o no..se me la tiro troppo o troppo poco o no..se denigro certi sentimenti "giusti" o esalto altri "sbagliati"...dal momento che escluse le unità di misura quasi tutto è soggettivo ogni giudizio su atti o pensieri altrui è fuori luogo..da quelli sulla musica a quelli sugli ideali a quelli sulla propria coscienza...

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  11. Fuori Luogo

    beh...ma confrontarsi è importante...e è quindi importante che la gente lasci da parte certi pregiudizi e opinioni malsane

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  12. Luca Mele

    Devo ammettere che Laura ha centrato in pieno. Lo stesso senso di angoscia che mi ha pervaso camminando per La Defense...leggendo queste righe mi è sembrato di tornare laggiù...
    Una potenza spaventosa quella dell'uomo.
    Ma per quanto noi possiamo ostinarci a guardare il cielo e a voltare lo sguardo alla vista di cumuli di metallo e marmo,sfido chiunque a farlo sul serio. A fare a meno di tutto questo...
    ci siamo tutti dentro,che lo si voglia o no. E l'unico che può ribellarsi qui,è un'essere senza volto ne nome che scrive sull'ultimo ritrovato della tecnologia moderna,quasi fosse un futurista in cerca di nuovi mezzi di comunicazione. Tu puoi ribellarti Lauro,puoi sbottare contro tutto questo. Noi no. Sarebbe da ipocriti

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  13. Matteo Carini

    capire cos'è giusto non vuol dire per forza essere in grado di seguirlo...è già un passo avanti invece rispetto a non capire e proseguire nell'ignoranza intesa come mancanza di cognizione del "grigio" futuro che ci attende

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  14. Fuori Luogo

    ha risposto per me matteo...non posso aggiungere altro..sono pienamente d'accordo con la sua opinione

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  15. Luca Mele

    e sono d'accordo anche io.
    Sto solo dicendo che è impossibile fermare tutto ci... Mostra tuttoò. Tutte le persone che scrivono qui su spero abbiano capito cosa è giusto. Quello nn è 1 passo avanti: è la base.
    Il fatto è che nessuno si può ribellare a questo,se non uno pseudonimo senza volto. Posso farlo io? con un futuro davanti e delle responsabilità a carico? Può farlo la persona che si cela dietro a Lauro De Bosis,che immagino abbia delle prospettive future anch'egli e magari molto più ambiziose delle mie. Il futuro è questo. Magari ci fa schifo. è opprimente a parer mio. Soffocante. Ma è questo.
    Imparare a conviverci è la sfida,non tentare di cambiarlo

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  16. Luca Mele

    Non credo di aver fatto capire il mio punto di vista,non importa^^
    sono stanco e nn riesco a spiegarmi bene xD
    In ogni caso,Lauro,tu mi hai stimolato al confronto,a non commentare con uno sterile mi piace o non mi piace.
    è un confronto,e come in ogni dibattito che si rispetti i miei toni sono provocatori. Spero che questo non pregiudichi il tuo operato^^
    Vedo le tue risposte un pò infiacchite...

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  17. Lorenzo Ciquera

    Fuori Luogo disposto al contradditorio? lo chiedo prima di inserirmi senza alcun invito..

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  18. Alice Venneri

    ma aspettate...qua si sta parlando di fare gli anticonformisti a tempo perso?..rabbrividisco a sentire che capire cos'è giusto è già un passo in avanti (matteo)...allora preferisco gli ignoranti avvolti ma, anche protetti, da quel velo che gli impedisce di vedere il mondo come veramente è...ingenui li chiamerei..e chi è più felice di loro??...

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  19. Lucio Ebbasta

    penso che a tutte queste enormi masturbazioni mentali non ci sia soluzione:
    son millenni che l'uomo esiste e che prova a capire cosa sia la felicità, cosa sia il giusto. non ci è ancora riuscito.

    penso che sia tutto relativo: o vivere come "bestie" godendo della vita senza farsi troppe domande ma privandosi della possibilità di capire il Vero, oppure cercare il Vero, elevarsi, correndo però il rischio di cadere ancora più giù una volta constatata la realtà.
    ... Mostra tutto
    almeno, io la vedo così

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  20. Alice Venneri

    ma certo ma sono daccordo anche io...è che qualche anticonformista è esistito ma non ha fatto una bella fine...ma è passato alla storia...quindi quello che voglio dire è che siamo tutti dei conformisti...non si può essere "un pò" antoconformisti, o anticonformisti di convenienza(o della domenica)...fa ridere ed è da vigliacchi!!..è tanto difficile ammettere che ci adeguiamo ai modelli sociali?..dai...non giochiamo a fare gli anarchici..

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  21. Matteo Carini

    (alice)Mette tristezza sentire che il fine debba essere la felicità indifferentemente dal fatto che essa sia dettata dalla ingenuità o dalla conoscenza...
    Forse è meglio essere consci, piuttosto che non capirlo e proseguire dritti per la propria strada nell'ignoranza o peggio nell'indifferenza.
    Io scelgo la conoscenza, la cognizione di ciò che mi aspetta e mi circonda, io scelgo di vivere il più possobile nella coerenza e nel rispetto di certi ideali per me importanti, piuttosto che nascondermi dietro il fatto che ciò di cui si discute è dettato da un "anticonformismo a tempo perso" ( e quindi permettere a me stesso di cedere ei vivere nell'indifferenza, peggio ancora dell'ignoranza), non infanghiamo quella fantastica alternativa al grigiore, che alberga nelle teste della maggior parte delle persone, che è l'anticonformismo, definendolo "a tempo perso"...
    le rivoluzioni partono da un pensiero..
    le invenzioni partono da un pensiero..
    le soluzioni partono da un pensiero..
    Per poter arrivare ad attuare un qualcosa di concreto prima bisogna pensarlo e iniziare a essere coerenti almeno nella propria testa a quel principio: essere onesti con se stessi e capire se davvero si sarà disposti a seguire questo principio anche nei fatti. Prima, però bisogna pensare ad esso, ragionare, pensare se esso si ispira al bene proprio e della società intera, capire che si è sulla strada giusta e, perchè no, compiacersi con se stessi per capire che sì, si è sulla strada giusta e allora tenersi pronti a mettere in atto quel principio, quell'ideale.
    l'anticonformismo, se non è ipocrita, non è MAI a tempo perso.

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  22. Lucio Ebbasta

    temo che il mio limitato intelletto mi abbia fatto perdere il filo. non capisco a cosa tu ti stia riferendo, Alice.

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  23. Alice Venneri

    ecco marco detta cosi mi ci ritrovo anche io nel tuo pensiero..con la frase finale hai spiegato tutto...

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  24. Lucio Ebbasta

    mi sembrano parole vuote. e incoerenti appunto..
    tutti noi puntiamo alla felicitià, e la cerchiamo. e se qualcuno di noi punta alla coerenza, lo fa per star bene, per essere felice.. è un po come il discorso "altruismo = eogismo max" capisci cosa intendo?

    anticonformismo non vuol dire un cazzo. il più mediocre degli italiani è ultranticonformista rispetto agli abitanti di Kyoto, per dire..
    noi diamo aggettivi sulla base del nostro filtro di osservazione della realtà, che NON corrisponde a come la realtà effettivamente sia..

    i nostri pensieri sono il Caos per eccellenza. difficilmente riusciamo noi stessi a districarci lì in mezzo. quando raramente abbiamo le idee chiare, trasformare concetti in parola diventa ardua missione. e , rendere le parole comprensibili a terzi lo è ancora di più.. è per questo che esiste l'arte!!

    smettiamola di provare a darci attributi, e iniziamo a darci predicati, che diamine!!!

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  25. Fuori Luogo

    Lorenzo: sono disposto a tutto :)
    Lucio: questo te lo rubo. e puzzi di marinetti.

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  26. Matteo Carini

    "quando raramente abbiamo le idee chiare, trasformare concetti in parola diventa ardua missione. e , rendere le parole comprensibili a terzi lo è ancora di più.."

    Lucio questo estratto sintetizza bene il tuo scritto....credo che tu abbia fatto qualche salto logico di troppo..se hai voglia di parlarne vis a vis bien..altrimenti è un'ardua missione davvero trovare li in mezzo un unico filo logico, tranne che per te che conosci le tessere mancanti ovviamente

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  27. Lucio Ebbasta

    grazie, la sintesi non è mai stata il mio forte :)

    stasera alle 19 ho l'aperitivo dei 100, finalmente.. se ti va, ci pigliamo un bombardino verso le 18 30.. sei a sanremo?

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  28. Umberto O' Rlandini

    [Segnù Belu, avessi mai immaginato... Mail intasata...]

    Io, nel mio piccolo, procedo per tentativi. Popperiano convinto. Provo una soluzione. Funziona? Ok, valida finché. Non funziona? Avanti un'altra idea.
    Il dibattito sull'anticonformismo non porta invece da nessuna parte, sin dai tempi degli anni '80 e dei paninari (!!!). Che erano, evidentemente, iperconformi. Ma quelli che s'opponevano loro... idem: erano così impegnati nell'apparire (essere è/era altro) anticonformisti che lo erano come o più degli altri. Ugh, ho detto!

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